C’era una volta una bambina nata dall’Amore dei genitori, era una bambina tranquilla le piaceva giocare, ballare e cantare.
Nella sua infanzia sentiva di essere speciale e con la sua magia sapeva volare.
Un giorno si svegliò, era cresciuta ma con lei non ritrovò più ne la magia e ne la sua allegria.
Deve fare la brava bambina, andare alla scuolina e obbedire ai genitori altrimenti son dolori!
Ma lei fallisce, perché questo la ferisce, lei vuole cantare, ballare e volare ma non lo può più fare altrimenti la continuano a sgridare.
Tutte queste costrizioni fanno nascere in lei tante ribellioni, i suoi sogni son lontani e vede solo le sue mani.. le sue ali sono svanite per lasciare spazio alle ferite.
E la maschera prende posto, senza bussare e senza cortesia e in questo modo l’anima spazza via…
Poi un giorno la vita le dà un dolore e lì qualcosa nuovamente muore.
Muore una corazza che tiene lontano il cuore e l’anima che vuole tornare, sussurrare, guidare, si fa di nuovo avvicinare.
La mente è ancora forte, la maschera non vuole la morte.
E’ l’artefice delle sue paure che fa nascere continuamente increspature.
La mente chiama e insistente dice : “Non dare ascolto al debol cuore, che prova troppo dolore, tu segui me e ti sarò fedele e ti prometto che non ti potrai addolorare perché con me potrai tutto controllare e mai farti far del male!”
Ma l’anima chiama e deve tornare, è questa la spinta ad accelerare.
Nella notte profonda, nei sogni senza prigione, l’anima sussurra la sua celebrazione.
Di giorno nella dura convivenza tra anima e personalità, tra ragione e infinità, tra mente e eternità, la vita va …
La scelta ormai è compiuta, non c’è ritorno ma sola andata.
Le prove saranno ardue, per temprare il cuore e per ricordarle la provenienza immortale.
… A teatro ci son tutti quelli che osservano, quelli che giocano, quelli che interpretano, quelli che mentono … ma nel grande schermo della vita solo l’Amore può giocare la partita!
Domenica Celli
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